I Marmi Torlonia. Collezionare capolavori

Mercoledì 4 e 11/11/2020 – Giovedì 5 e 12/11/2020

Prima tappa mondiale dell’attesissima mostra dedicata alla scultura e al collezionismo d’arte “I Marmi Torlonia. Collezionare capolavori“.

Una novantina di marmi, provenienti dalla più prestigiosa collezione privata di arte antica la Collezione Torlonia, finalmente visibili al pubblico. La mostra, ai Musei Capitolini, nella sede di Villa Caffarelli, è stata fortemente voluta dal Ministero per i Beni e le attività culturali e dalla Fondazione Torlonia  realizzata grazie al contributo di Bulgari e all’impegno dello Studio David Chipperfield Architects Milano, che ne ha curato l’allestimento.

Una splendida narrazione, la mostra I Marmi Torlonia. Collezionare capolavori” che racconta in tutto il percorso dell’esibizione la storia del collezionismo dei marmi antichi che facevano parte del Museo Torlonia, fondato nel 1875 dal principe e Alessandro Torlonia chiuso negli anni ’70 del Novecento, che raccoglieva tutte le opere greche e romane rinvenute nei possedimenti della famiglia.

I marmi, in gran parte provenienti dalla prestigiosa collezione della Fondazione Torlonia, alcuni da poco restaurati e nuovamente visibili al pubblico, sono divisi nella mostra in varie sezioni, una con le opere appartenute allo scultore e restauratore del Settecento Bartolomeo Cavaceppi, un’altra con quelle della Collezione di Vincenzo Giustiniani, famoso banchiere e collezionista del Seicento, altre ancora di proprietà di importanti famiglie nobili del ‘400 e ‘500.

La Famiglia Torlonia

Le prime notizie della Famiglia Torlonia si hanno agli inizi del ‘700, con Marin Tourlonias, figlio di un contadino francese, arrivato a Roma, come mercante di stoffe e sete, divenne cameriere particolare del Cardinale Troiano Acquaviva d’Aragona, con il nome di Marino Torlonia, dal quale poi ereditò una somma con cui potè costituire una piccola impresa di commercio e di prestito di denaro.

In breve tempo e con grande abilità il figlio di Marino, Giovanni Raimondo Torlonia accrebbe enormemente il patrimonio di famiglia grazie ad un carriera dedita al commercio e a prestiti, diventando, così, un importante imprenditore e banchiere.

Molte delle sue fortune sono dovute ad alcune vantaggiose speculazioni con i francesi, durante l’occupazione Napoleonica in Italia e alle sue ottime relazioni con il Papato.

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